Giorno 1
“Partire è varcare una soglia” e stamattina è finalmente iniziato il nostro tanto atteso e progettato viaggio.
Come sempre c’è un piano e un programma che si cerca di rispettare, ma le incognita diventano il pane quotidiano in queste occasioni, specialmente quando si è alla guida di un camper lungo 8 metri e alto 3. Forse uno specchietto lo abbiamo già salutato al primo casello autostradale, ma nessun problema, Gesù è con noi, vero?!
Prima tappa nel pomeriggio a Genova con visita al museo del mare, Galata.
Un passaporto all’ingresso e un nuovo nome. Un gioco di ruolo ci ha accompagnato lungo il percorso, così da immedesimarci nei migranti che tutti i giorni lasciano la loro terra, perché “partire è il desiderio di cambiare qualcosa” e quel desiderio è vivo in noi più che mai.
Per via di una strada troppo stretta per far passare il nostro camper, la destinazione finale è cambiata all’ultimo e ringraziamo l’oratorio salesiano di don bosco di Ventimiglia per l’ospitalità.
L’avventura del primo giorno si conclude con una pasta fredda, un po’ troppo cotta e poco salata, ma meglio così, non ci sale la pressione!
Giorno 2
“L’originalità sta nel tornare alle origini” cit Gaudí.
Sveglia ore 4:00 direzione Barcelona! Con qualche superstite e bava sui cuscini, ci siamo fermati alle 8 per pausa colazione in Francia. Con nostro grande dispiacere nessun croissant ne baguette sotto il braccio, ma le torte delle nostre mamme hanno saputo sostituirli perfettamente!
Barcellona ci ha accolto meravigliosamente, il campeggio in cui dovevamo stare un po’ meno.. niente acqua, niente scarichi, niente luce.
Datemiunabarca è famoso ormai per non arrendersi al primo ostacolo e così tornati al volante abbiamo deciso di trattarci di lusso. Un intero parco per noi, il complesso realizzato per i giochi olimpici si è trasformato nel nostro accampamento.
Una volta pranzato, con una pasta al pesto conservatasi meglio del previsto, abbiamo preparato i panini per la cena al sacco.
Piccola penichella per i nostri amati guidatori e subito in partenza direzione Sagrada Família.
Un connubio di luci, colori e forme.
A seguire le curve armoniose di casa Battló e cena di fronte a casa Milá.
Rientro al nostro amato accampamento, doccia in libertà e vista eccezionale su Barcellona.
Giorno 3
Sveglia ore 7:30, dolce colazione sotto la torcia olimpica di calatrava e per partire bene la giornata un po’ di ferro, altro che integratori, noi abbiamo l’acqua delle fontanelle!
Noi ragazzi ci siamo incamminati alla scoperta delle vie di barcellona, iniziando con la meravigliosa vista della città dal Montjuic.
Sarà il nostro essere italiano, ma come sempre ci ritroviamo circondati da cibo e così dopo una bella camminata siamo approdati tra i banchi del Mercat de la Boqueria. A chi avesse più soldi di noi consigliamo sicuramente la visita!
A seguire passeggiata sulla rambla alla ricerca di un supermercato in cui rifornire le nostre dispense.
Tasso di umidità segnato 83%. Gocciolina che scende sulla fronte e la salita del monte che ci aspetta.
Nel mentre i nostri educatori e il don, che hanno approfittato della mattina per riposarsi, hanno preparato la nostra meravigliosa cucina portatile.
Il menù prevedeva : salsicce, würstel, zucchine, cipolla, peperoni e tanto olio..
La grigliata forse piu buona che abbiamo mai mangiato, non sappiamo se sia dovuta alla carne iberica o al fatto che fosse il primo pasto caldo e non a base carboidrati di questa settimana.
Rapide pulizie e via che si riparte! Direzione finale Granada, ma con sosta a playa Romana, Castillón de la Plana.
E finalmente il primo bagno in mare! Doccia in spiaggia e momento di preghiera sugli scogli.
¡Y seguimos nuestro viaje!
Giorno 4
La giornata di ieri non ha avuto un inizio o una fine ben precisa. Eravamo tutti un po’ confusi se fosse il tempo di dormire, mangiare o andare in bagno.
Il viaggio della speranza di fatti è iniziato la sera prima, più di 600 km in direzione Granada. Un viaggio lungo e stancante, specialmente per i nostri autisti che con qualche pausa rifornitrice di patatine e Coca-Cola sono riusciti a portare a conclusione l’avventura.
Evidentemente c’è qualcuno che cerca di sabotare il nostro viaggio, un ladro di campeggi, che arriva prima di noi e ruba tutti i servizi lasciando solo un misero cancello e delle strisce bianche sul suolo per segnare i posti auto.
E così è stato anche ieri, ma avendo bisogno di una doccia normale e un posto in cui stare un po’ tranquilli, ci siamo permessi il lusso di entrare in un campeggio.
La scelta migliore della nostra vita!
Luce, acqua potabile, scarico acque nere, docce, un paradiso per i sensi e il corpo. Tutti avremmo voluto fare una doccia in più e passare in questo campeggio un’altra notte.
Nella mattinata ci siamo incamminati tra le piccole e caratteristiche vie del centro
Profumi e colori dal mondo orientale, decorazioni arabe e ristoranti tipici.
Casette bianche e balconi ricchi di vegetazione ci hanno condotto al Mirador de San Nicolás. Vista meravigliosa sulla fortezza dell’Alhambra accompagnata dal suono armonico di una chitarra pizzicata sotto l’ombra degli alberi.
Rientro al campeggio e una squisita frittata con speck, cipolla e zucchine ha sfamato i nostri stomaci. Tempo per sparecchiare, lavare e avevamo già gli zaini in spalla pronti per visitare l’Alhmabra.
Una ricchezza culturale a cui non siamo abituati, costruita con l’obbiettivo di stupire l’osservatore. Leggende, secoli di storia e fiori sbocciati hanno impreziosito il nostro pomeriggio.
Cena a base di grigliata, risate e qualche “aria” di troppo..
Come tutte le sere, la preghiera e i nostri racconti hanno concluso la giornata e anticipato il tanto desiderato sonno.
Giorno 5
La giornata di ieri è stata un po’ diversa rispetto alle altre. Invece di visitare le città, abbiamo deciso di visitare noi stessi, alla ricerca di risposte o ulteriori domande. Per fare questo ci ha aiutato il Vangelo di Matteo,13.

“Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
Il regno dei cieli come una rete di pesci, arriverà il tempo del giudizio, che separerà il pesce buono da quello cattivo, ma questo non è il tempo per mettersi dalla parte di chi giudica e crea divisione.
Dopo il pranzo ci siamo spostati verso Cordoba, evidentemente il nostro ladro di campeggi ha deciso di lasciarci qualche giorno di tregua. Addirittura la piscina!
Tra chiacchiere, risate e bruschette all’emiliana, anche se il salame non era proprio di qualità, è venuto sera.
Il Day 5 si è concluso con un momento di condivisione, per chiederci come stiamo, come stiamo vivendo questa esperienza e se ci sono dei problemi. Una carezza al cuore, un abbraccio per il corpo e lo spirito, che arrivati ormai a metà viaggio, ci ha fatto bene.
Giorno 6
Sveglia ore 7, qualche ritardo sulla colazione e via che si parte. L’obbiettivo era visitare la Mezquita di Cordoba gratis!
E così è stato. Le strade di Cordoba erano deserte e i bar iniziavamo a tirare fuori i tavolini. Evidentemente il fuso orario non è stato ancora dichiarato…
La giornata è iniziata con la visita della cattedrale-moschea, un dialogo tra arte araba e cristiana, tra religioni e culture diverse.
A seguire visita dell‘ Alcázar de los Reyes Cristianos. Sulla pronuncia del nostro gruppo c’è ancora da lavorare.. l’Alhamba di Granada era chiamata Brabrambram, l’alcazar è diventato Alcatraz, chissà quali nomi ci riserverà Siviglia.
Dovendo lasciare il nostro amato camping entro le 12 ci siamo spostati in un parco, dove “le trottole”( tipica pasta italiana, vero?) al sugo di pomodoro e tonno hanno sfamato i nostri stomaci voraci.
Ormai stiamo entrando a pieno nella cultura spagnola e anche noi ci siamo concessi un’ora di siesta.
Anche ieri il Vangelo di Matteo ha mosso in noi dubbi e domande: ma come fa il regno di Dio a essere piccolo come un granello di senape?
E come è solito per la nostra routine, via che si riparte! Direzione Siviglia.
Questa volta il campeggio è diventato un parcheggio. Location voto 8: vista sul fiume. Servizio voto 4: bagni sporchi, ma possibilità di scarico, elettricità e acqua.
Conto voto: 6, economico e relativamente adeguato. Menù voto diesci ! Hamburger bacon e cipolla, da leccarsi i baffi!
Giorno 7
Finalmente un po’ di pausa, dal mattino alla sera nello stesso posto: Siviglia!
Quale modo migliore per iniziare la giornata se non con panini alla nutella e pandistelle?!
Il calore del cemento del parcheggio iniziava già a farsi sentire alle 9, e così siamo scappati verso il centro della città.
Visita alla cattedrale di Siviglia seguita da un succo d’arancia.
Essendo domenica, datemiunabarca ha scelto di assistere a una messa in spagnolo.
Breve e coincisa( forse un po’ troppo), uno stile a cui certo i novellaresi non sono abituati…
Anche se non siamo in Francia l’amato sogno della baguette sotto il braccio si è avverato e così una volta preso il pane ci siamo addentrati nelle vie di Siviglia alla ricerca di un parco dove fermarci per pranzare. Con la solita finezza ed eleganza dei nostri ragazzi, siamo riusciti a cacciare qualche turista che cercava di farsi le foto o chiacchierava all’ombra, ma ostruendo così le tanto attese panchine, .
“L’abbiocco”del post pranzo ha preso il sopravvento sul gruppo, mentre le ragazze, seguendo il profumo di caramello si sono addentrate in un negozio di dolci.
Riprendendo il cammino ci siamo diretti verso Plaza de España, attraversando il Barrio de Santa Cruz e l’Alcazar, ma come ben si sa, le 3 del pomeriggio sono assai cocenti e calienti in Spagna. Per fortuna il parco de Maria Luisa ha riparto le nostre teste per alcune ore.
E proprio in questo posto, uno dei simboli di Siviglia, abbiamo messo per iscritto il nostro sogno, la meta per cui siamo partiti. Abbiamo dato un volto all’Isola Sconosciuta che cercavamo.
Ognuno si è ritagliato il suo spazio e il suo tempo all’interno del parco, lasciandosi trasportare da parole, pensieri e sogni!
Siviglia ci ha salutato regalandoci uno spettacolo di Flamenco, due piedi scalpitanti a ritmo di musica e un ventaglio colorato in mano.
Giorno 8
Giro di boa, è iniziata la seconda settimana.
Partenza verso Palos de la Frontera, da dove Colombo partí con le sue tre navi, perché credeva in un sogno ed era intenzionato a raggiungere quell’Isola Sconosciuta.
Con lo stesso obbiettivo ci siamo diretti su quel pontile, questa volta per salpare davvero verso la nostra Isola.
Il museo a fianco delle tre caravelle sembrava apparentemente chiuso. Essendo il nostro un gruppo di avventurieri, abbiamo ben pensato di cercare vie alternative per entrare, ma una guardia assai arrabbiata ha bloccato i nostri progetti maligni.
Dato il vento forte, ci siamo spostati verso il centro di Palos.
Abbiamo spezzato il pane e bevuto il vino insieme.
Nel celebrare la messa il signore ha ascoltato le nostre preghiere e accolto i nostri sogni, i quali scritti su una carta color senape sono stati inseriti all’interno di una bottiglia e affidati al mare.
Ora, l’oceano è custode dei nostri sogni, delle nostre Isole Sconosciute.
Per questioni pratiche il nostro pranzo ha dovuto dirottarsi su un panino e patatine del Burger King.
Destinazione finale Alicante: speravamo così di scampare la pioggia e goderci un giorno di mare.
Evidentemente quest’anno tutti hanno ben pensato di trascorrere le vacanze di ferragosto al Alicante: tutti i camping al completo.
Un misero parcheggio, che è tanto chiamarlo tale, ci ha accolto per la notte. Questa volta però, per il timore della pioggia e del posto un po’ malfamato, abbiamo sperimentato la formazione letti a 9 all’interno del camper, più 3 in pulmino.
Però tranquilli, stiamo tutti bene.
La pioggia ha destato il nostro sonno, e come è nostro solito: Via che si riparte!
Giorno 9
Sogni innocenti, respiri pesanti e un ragazzo in un gavone sono stati destati dalla pioggia.
E con un fuggi fuggi siamo scappati dalla nube grigia rifugiandoci nel primo autogrill per rinfrescare la faccia e mangiare qualcosa.
Con una destinazione un po’ incerta e alla ricerca di un posto vicino al mare dove poterci riposare per un giorno, siamo finiti a Xilxes, nella provincia valenciana.
Un campeggio che ai nostri occhi sembrava l’ottava meraviglia del mondo!
Dopo un buonissimo risotto con funghi e salsiccia preparato come regalo dai nostri cari educatori e dal don, ci siamo buttati in mare dopo due giorni senza aver fatto la doccia.
Spensieratezza, allegria, suon di risate, spruzzi e scherzi, 9 ragazzi e 2 educatori che si divertono in spiaggia!
E come ormai è nostro solito la giornata si è conclusa con una buona grigliata e una luna quasi piena!
Giorno 10
Quando vi abbiamo detto che il nostro viaggio sarebbe stata un’avventura e non una vacanza, non dicevamo certo bugie!
Dopo aver scaricato, caricato e riempito tutto quello che potevamo scaricare, caricate e riempire siamo partiti con direzione La France!
Sicuri che l’accoglienza dei francesi ci avrebbe stupito e che avremmo trovato numerosissime aree di sosta.
La giornata proseguiva spensieratamente e partite a scala quaranta, burraco e briscola allegravano il nostro viaggio in camper.
Fermata a figueres con visita al museo di Dalí.
Citazioni, forme, colori, surrealismo e scomposizione. Particolare e accattivante.
Ripreso il viaggio ci siamo diretti verso Carcassonne.
Situazione:
– Arrivo ore 22:30
– Un incendio doloso a pochi chilometri
– Tutti i campeggi pieni
– Progetto di una grigliata di pesce come cena ancora da fare.
Datemiunabarca non si scoraggia. Ci siamo fermati in un’area libera vicino una rotonda. E via il pesce in padella! Non era il caso di fare una grigliata, così ne è risultato un risotto con 26 gamberetti e tanto pepe.
Un saluto dalla Francia e buon Ferragosto!
Giorno 11
Come larve nel loro bozzolo siamo usciti dai nostri sacchi a pelo. Senza esserci lavati la faccia e anche un po’ puzzolenti ci siamo diretti verso il castello di Carcassonne. All’interno dell’antica fortezza ci siamo sentiti dame e cavalieri, da lontano un nemico in avvicinamento:la pioggia. La passeggiata tra le mura del nostro castello è stata così interrotta da quelle nubi grigie che lanciavano taglienti gocce d’acqua.
E ricomincia il nostro fuggi fuggi.
Dovendo ancora cucinare il pesce del giorno prima, c’era necessità di trovare un’area sosta al coperto.
Altro problema: tutte le stoviglie sporche dal giorno prima e poca acqua rimasta sul camper.
Così una volta fermati abbiamo iniziato a bollire e cucinare.
Menù prevedeva: pangrattato con seppie, polipo elastico alla griglia e tonno scottato.
Dopo aver finito tutta l’acqua possibile del camper, abbiamo ripreso il nostro viaggio verso l’ultima destinazione francese: Avignone.
Dove un camping ai nostri occhi meraviglioso ci ha accolto a braccia aperte!
Datemiunabarca non conosce mezze misure, o tutto o niente, o camping a quattro stelle o polvere e pioggia!
Ma come si sa a noi piace l’avventura!
Giorno 12
Lo gioia dello svegliarsi in un campeggio, poter andare in bagno e lavarsi la faccia, così è iniziata la nostra giornata.
Ultima tappa straniera. Al mattino una visita multimediale e interattiva ci ha guidato per le mura del palazzo dei papi, coinvolgendoci e divertendoci stanza dopo stanza. A seguire.. “Sur le pont d’Avignon, l’on y danse tout en rond.” Passeggiata sul ponte di Saint Bénézet e rientro prima di pranzo al Campeggio, dove una squisita carbonara, da un sapore alternativo ha gustato i nostri palati. Ringraziamo la cantina lombardini che ha sempre accompagnato i nostri pasti e ieri è finita l’ultima bottiglia!
Dopo un breve momento di riposo abbiamo fatto il terzo incontro sulla parola di Dio, Matteo 13,44.
Qual è il tesoro della nostra vita? Quel momento di eccedenza per cui rinunceremmo a tutto?
Abbiamo scoperto di essere proprio ricchi, di aver trovato tanti tesori nella nostra vita.
Dopo un momento di silenzio personale e condivisione ci siamo divisi in due squadre d’azione: la prima ha preparato il pranzo del giorno successivo e l’altra la cena della sera. Diciamo che sulla cucina c’e ancora molto da lavorare, forse sarebbe meglio fare qualche corso base: come ad esempio sia impossibile cuocere un rotolone di carne e formaggio sopra a una piastra…
Un saluto dalla Francia! Prossima destinazione Italia!
Giorno 13
E così, siamo arrivati al termine di questa esperienza. Ieri mattina siamo partiti da Avignone verso l’ultima tappa di questo viaggio, Monterosso.
Dopo un lungo tragitto, un riso freddo poco digerito chi sostiene per colpa del guidatore e chi per colpa delle curve della strada, siamo arrivati in italia!
Come tutti ben conoscono l’amata passione del nostro don per il cammino non poteva certo mancare anche nel nostro viaggio.
Un ora e venti di cammino verso Punta Mesco. Vista meravigliosa sulle cinque terre e in fondo al sentiero una chiesa abbandonata, che ha accolto le nostre preghiere. Un momento di condivisione, che ha riassunto in esperienza di due settimane, un lavoro di un anno e un cammino che portiamo avanti da lungo tempo con i nostri educatori.
Il ritorno è stato decisamente più veloce dell’andata, sarà stato il desiderio ardente di mangiare qualcosa di buono e una bella doccia.
Ci hanno così accolto Mirella e Claudio, genitori di Vitto, che ringraziamo profondamente. In uno scorcio sulle montagne, 14 amici che mangiano e scherzano insieme.
Bruschette con burro e acciughe, pesto, pomodorini, lardo; pasta con peperoncino e cozze; panna cotta allo zafferano con more e pesche e cioccolato. Una gioia per il palato e per lo stomaco, ormai abituati ad altri stili di cucina..
Ancora grazie Mire e Claudio per l’accoglienza, ci avete fatto sentire il profumo di casa.
Ultima notte passata vicino a un cimitero, non si sa mai nel caso in cui…
Oggi ci aspetta un giorno di riposo, mare e focaccia! Torneremo a Novellara nel tardo pomeriggio, dove ci fermeremo a pulire il camper e restituire tutto ciò che abbiamo preso in prestito. Ringraziamo tutti coloro che nel loro piccolo hanno voluto accompagnarci, datemiunabarca è salpato, buon viaggio a tutti!