
Avvento 2021
Preghiera in famiglia
Quarta settimana: Misteri Gloriosi
Lunedì 20 dicembre
Primo Mistero Glorioso:
La Risurrezione del Signore
«All’alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ma l’angelo disse alle donne: “Non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. (…) Andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete”» (Mt 28, 1. 5-7).
«La presenza del Signore abita nella famiglia reale e concreta, con tutte le sue sofferenze, lotte, gioie e i suoi propositi quotidiani. (…) Se l’amore anima questa autenticità, il Signore vi regna con la sua gioia e la sua pace. La spiritualità dell’amore familiare è fatta di migliaia di gesti reali e concreti. In questa varietà di doni e di incontri che fanno maturare la comunione, Dio ha la propria dimora» (AL 315).
* Com’è la nostra famiglia? Che cosa la caratterizza? Che cosa ci piace fare insieme?
Martedì 21 dicembre
Secondo Mistero Glorioso:
L’Ascensione di Gesù al Cielo
Gesù si avvicinò e disse loro così: «Andate e insegnate a tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo e insegnando loro ad osservare tutto ciò che io vi ho comandato. Sarò sempre con voi fino alla fine del mondo» (Mt 28, 18-20).
Ognuna delle nostre famiglie è invitata a portare il suo messaggio:
«Si tratta di far sperimentare che il Vangelo della famiglia è gioia che “riempie il cuore e la vita intera” (…) Alla luce della parabola del seminatore il nostro compito è di cooperare nella semina: il resto è opera di Dio» (AL 200).
* Come pensiamo che ci vedano le altre persone? Scopriranno che ci amiamo, guardando come ci comportiamo?
Mercoledì 22 dicembre
Terzo Mistero Glorioso:
Lo Spirito Santo scende su Maria e gli apostoli
«Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Apparvero loro lingue come di fuoco che si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo» (At 2, 1. 3-4).
Preghiamo perché in ognuna delle nostre famiglie abiti lo Spirito Santo.
«Il piccolo nucleo familiare non dovrebbe isolarsi dalla famiglia allargata, dove ci sono i genitori, gli zii, i cugini ed anche i vicini. In tale famiglia larga ci possono essere alcuni che hanno bisogno di aiuto o almeno di compagnia e di gesti di affetto, o possono esserci grandi sofferenze che hanno bisogno di un conforto. Sotto l’impulso dello Spirito, il nucleo familiare non solo accoglie la vita (…), ma si apre, esce da sé per riversare il proprio bene sugli altri, per prendersene cura e cercare la loro felicità» (AL 187. 324).
* Chi sono i primi che vengono ad aiutare la nostra famiglia quando è in difficoltà? Come ci aiutano?
Giovedì 23 dicembre
Quarto Mistero Glorioso:
Maria è assunta in Cielo
«L’Immacolata sempre Vergine Maria, Madre di Dio, conclusa la sua vita terrena fu ascesa in corpo e spirito alla gloria celeste» (Pio XII).
Preghiamo affinché Maria tenga nel suo cuore ciascuna delle nostre famiglie.
Come Maria, «le famiglie (…) sono esortate a vivere con coraggio e serenità le loro sfide familiari, tristi ed entusiasmanti, e a custodire e meditare nel cuore le meraviglie di Dio (cfr Lc 2,19.51). Nel tesoro del cuore di Maria ci sono anche tutti gli avvenimenti di ciascuna delle nostre famiglie (…). Perciò può aiutarci a interpretarli per riconoscere nella storia familiare il messaggio di Dio» (AL 30).
* Ricordiamo eventi e luoghi importanti nella storia della nostra famiglia.
Venerdì 24 dicembre
Quinto Mistero Glorioso:
L’incoronazione di Maria
«Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle» (Ap 12,1).
Lo spazio vitale di una famiglia si trasforma in chiesa domestica, in sede dell’Eucaristia, della presenza di Cristo seduto alla stessa tavola. Così si delinea una casa che porta al proprio interno la presenza di Dio, la Parola di Dio, la preghiera comune e, quindi, la benedizione del Signore (AL 15).
* Incoroniamo Gesù, Maria e Giuseppe. Possiamo mettere il bambino nel presepe. In questi giorni sarà il luogo della nostra preghiera in famiglia.
Sabato 25 dicembre
Ci prepariamo alla Messa leggendo il Vangelo di questa notte:
Dal vangelo secondo Luca (2,1-14)
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Concludiamo con il Padre Nostro e la preghiera:
O Dio, grande nell’amore, che conduci gli umili alla luce gloriosa del tuo regno, donaci di raddrizzare i sentieri e di appianare la via per accogliere con fede la venuta del nostro Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen