Liturgia domestica per il Sabato Santo
Si propone un piccolo rito, da farsi dopo cena per sottolineare la luce che vince il buio, non per la forza della natura, ma grazie alla diffusione delle candele accese che si propaga a tutti.
Questa luce che vince il buio, simbolo della vita che vince la morte, è la vita nuova di Gesù risorto che è arrivata a ciascuno di noi con il battesimo.
Si preparano: un cero con fiammiferi, un pennarello, lumini in numero sufficiente per tutta la famiglia, una ciotola con l’acqua. La stanza è al buio.
Un adulto accende il cero sul quale precedentemente è stata incisa una croce e le cifre dell’anno 2021 e con il pennarello le ricalca.
Guida:
La luce del Cristo che risorge vince le tenebre del cuore e dello spirito.
Ora ognuno accende il proprio lume al cero, durante il canto:
Tutti: Questa notte non è più notte davanti a Te,
il buio come Luce risplende!
Lettura del Vangelo della Resurrezione:
(Mc. 16,1-8)
Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: «Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto»». Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite.
Uno dei genitori:
E’ questa la notte in cui tutti noi portiamo nel cuore paure, fallimenti, sofferenze, dolori.
Tutti, proprio tutti: chi si sente inutile e debole, chi avverte di essere escluso e fuori posto, chi sente la vita come un peso insostenibile, chi si sente abbandonato o solo… Siamo chiamati a scoprire che non siamo soli, non rimarremo soli!
Gesù è il vivente e ha vinto la morte: l’ha presa su di sé attraversandola, per stare con noi per sempre come ci ha promesso: ‘Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.’
E lui che ci manda, di corsa, a raccontare; sarebbe bello continuare a raccontare la storia della nostra vita, sempre da rileggere nella luce della Pasqua!
Non lo facciamo solo questa notte… sarà il percorso di ogni domenica, di ogni giorno… nella fede di questo grido che squarcia le pietre, nella luce che vince la notte e ci fa correre a raccontare: ‘Non è qui è risorto, è veramente risorto!”.
L’altro genitore o un adulto:
Rinnoviamo allora le promesse del nostro battesimo:
Il peccato è l’arroganza di possedere le cose, la vita, gli altri e pensare solo per sé.
Rinunciamo al peccato per vivere nella libertà delle figlie e dei figli di Dio?
Tutti: Rinuncio.
Il peccato è una vita ripiegata, chiusa alla comunicazione con gli altri, insensibile alla sofferenza dei poveri.
Rinunciamo al male che ci rinchiude nell’egoismo?
Tutti: Rinuncio.
Il peccato è disprezzare le cose, non rispettare il creato, consumare le risorse senza attenzione all’equità, alla giustizia, alla pace.
Rinunciamo al peccato per vivere nello spirito di accoglienza e di cura di ogni cosa e persona?
Tutti: Rinuncio.
Dio Padre è abbraccio e tenerezza di amore. È come pastore che accompagna le sue pecore, come donna che ricerca la moneta perduta, come padre che accoglie chi è lasciato ai margini.
Crediamo in Dio e al suo amore più grande di ogni nostro pensiero?
Tutti: Credo!
Gesù Cristo è il profeta di Nazareth che nel suo cammino ha raccontato il volto del Padre. Gesù ha accolto gli ultimi e gli esclusi, ha dato libertà agli oppressi, ha preso su di sé le sofferenze dei poveri e ha liberato dal peccato. Si è chinato a lavare i nostri piedi.
Crediamo in Gesù Cristo che ha vinto la morte con la forza fragile dell’amore?
Tutti: Credo!
Lo Spirito è fuoco che dona luce. È il respiro della creazione. È presenza che suscita la parola dei profeti. È dono fonte di tutti i doni. È sorgente delle diversità da porre a servizio della comunione.
Crediamo nello Spirito, soffio di vita che spalanca le porte chiuse e apre all’ospitalità?
Tutti: Credo!
Guida: O Dio che illumini questa notte con la gloria della risurrezione del Signore, ravviva in noi, nella tua famiglia, in questa casa, uno sguardo di speranza.
Aprici alla meraviglia di quanto hai fatto per noi: facci scoprire di essere tue figlie e tuoi figli, amati, pensati, voluti; perché rinnovati in tutto il nostro essere possiamo camminare nella libertà e vivere la nostra vita come servizio a Te e agli altri che incontriamo.
Intingendo nell’acqua, ci si segna vicendevolmente la fronte con il segno di croce, dicendo:
Cristo ci ha strappato dalla morte nel battesimo, perché possiamo risorgere con Lui.
Cristo è risorto veramente, alleluia!
Gesù, il vivente, qui con noi resterà!
Cristo Gesù, Cristo Gesù
è il Signore della vita.
1. Morte, dov’è la tua vittoria?
Paura non mi puoi far più.
Se sulla croce io morirò insieme a lui
poi insieme a lui risorgerò.
2. Tu, Signore, amante della vita,
mi hai creato per l’eternità.
La vita mia tu dal sepolcro strapperai,
con questo mio corpo ti vedrò.
3. Tu mi hai donato la tua vita,
io voglio donar la mia a te.
Fa’ che possa dire:
“Cristo vive anche in me”
e quel giorno io risorgerò.