Liturgia domestica per il Venerdì Santo
Hai disteso le tue braccia anche per me,
Gesù, dal tuo cuore come fonte
hai versato pace in me,
cerco ancora il mio peccato ma non c’è.
Tu da sempre vinci il mondo
dal tuo trono di dolore.
Dio mia grazia, mia speranza.
Ricco e grande Redentore,
Tu re umile e potente,
risorto per amore, risorgi per la vita.
Vero Agnello senza macchia
Mite e forte salvatore sei.
Tu re povero e glorioso risorgi con
potenza, di fronte a questo amore
la morte fuggirà.
Possiamo fare questa preghiera davanti al crocefisso o mettere una piccola croce in mezzo a noi.
Oggi Signore siamo qui per ricordare la parte più dura, il momento in cui ci hai amato fino alla fine.
Ascoltiamo il Vangelo di Giovanni:
Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo.
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
“È compiuto”. Sono le ultime parole di Gesù che termina la sua vita con quelle braccia aperte, Egli abbraccia l’umanità intera per ricordarle che il Padre non abbandona nessuno. Gesù, la tua ultima preghiera è un grido che giunge al cuore del Padre, che in te ama tutti gli uomini. Nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita per gli amici.
Tutti: Gesù, Tu per noi attraversi la morte!
Hai voluto annunciare la bontà di Dio. Hai voluto distribuire la tenerezza di Dio. Hai voluto offrire a tutti il perdono di Dio.
Hai compiuto la tua missione. Hai resistito. Ora gridi e muori sulla croce.
Sei entrato nella morte per dire a tutti: “Non abbiate paura: io sono la Vita!”.
Tutti: Ci affidiamo a Te Signore
Pensiamo a tutti coloro che soffrono e sono vittime dell’ingiustizia, delle guerre, della violenza e dell’emarginazione.
Pensiamo al grido di sofferenza che giunge dal creato e si unisce al grido dei poveri.
Ricordiamo tutti coloro che vivono la dedizione per gli altri: quelli che curano i malati e tutte le persone che con il loro lavoro garantiscono i servizi essenziali in questo tempo.
Siamo invitati a prolungare questa preghiera per affidare alla Croce di Gesù persone che si conoscono e che, in questo momento, attraversano un tempo di sofferenza o sono chiamate in modo particolare a percorrere la via dell’amore. Possiamo scrivere i loro nomi sul foglio.
Esprimiamo il nostro amore e la nostra riconoscenza a Gesù con un gesto. Ci si avvicina alla croce e si compie un gesto di venerazione: un bacio, un inchino o una carezza…
Gesù è morto con le braccia aperte sul mondo, perdonando chi lo ha messo in croce e chi lo ha abbandonato. Davanti a lui vogliamo chiedere e offrire il perdono.
Facciamo un momento di silenzio per chiedere perdono. In famiglia chi desidera, può prendere il drappo rosso e darlo a qualcuno per chiedere scusa o come segno di perdono.
Infine cerchiamo di toccare tutti la stessa croce e qualcuno legge questa preghiera.
Aiutaci Signore a guardare a Te
tutte le volte che la vita ci chiede di amare un po’ di più.
Donaci il tuo Spirito
perché siamo capaci di ricominciare
e perdonarci ogni giorno.
Scenda, o Padre, la tua benedizione sulle nostre famiglie
che hanno fatto memoria della morte del tuo Figlio
nella speranza di risorgere con lui;
venga il perdono e la consolazione, si accresca la fede,
si rafforzi la certezza della vita eterna.
Amen
Chi ci separerà dalla sua pace
la persecuzione, forse il dolore?
Nessun potere ci separerà
da Colui che è morto per noi.
Chi ci separerà dalla sua gioia
chi potrà strapparci il suo perdono?
Nessuno al mondo ci allontanerà
dalla vita in Cristo Signore.